Il 2022 è stato un anno molto movimentato al lavoro, di fronte al contesto attuale caratterizzato da crescente imprevedibilità con inflazione, tassi di turnover dei dipendenti elevati, politiche di rientro in ufficio in evoluzione sino a difficoltà emotive impattanti con situazioni di burn-out tra i dipendenti (Gartner 4/22). E il 2023 non sembra migliorare: con il timore di una nuova recessione economica, le organizzazioni continueranno a dover fronteggiare sfide significative e sarà proprio il modo in cui reagiranno che potrebbe determinare la loro capacità di attrarre e trattenere talenti. Tra le varie, una sfida da affrontare è legata al riconoscimento.
Workhuman e Gallup hanno condotto una ricerca tra dipendenti in US e in Europa occidentale scoprendo che solo il 36% dei dipendenti sostiene che la propria organizzazione dispone di un qualche sistema di riconoscimento.
Riconoscimento dell'azienda e dipendenti: i benefici
Dallo studio sopra riportato, si evince che quando c’è il riconoscimento, gli effetti benefici sono evidenti e i dipendenti sono:
- Meno propensi a lasciare l’azienda: maggiore probabilità di percorsi di crescita nell'organizzazione
- Più soddisfatti: 44% di probabilità in più di essere felici nella vita in generale
- Più produttivi: 73% di probabilità in meno di sentirsi esausti
- Più impegnati: maggiore probabilità di essere attivamente impegnati sul lavoro (4 volte maggiore)
- Più connessi: maggiore probabilità di sentirsi legati alla cultura del proprio posto di lavoro (5 volte maggiore)
Il riconoscimento dei dipendenti insomma ha molti vantaggi: aumenta il morale e la motivazione, genera fiducia e impegno, migliorando le relazioni.
Riconoscere gli sforzi fatti, i risultati raggiunti o l’utilità del contributo che una persona ha dato per raggiungere risultati di gruppo e il successo di un’azienda è vitale e può realizzarsi in modi diversi a parole o per iscritto, pubblicamente o con un premio o durante un evento…ma ciò che lo rende davvero efficace è la continuità, ossia che questa pratica faccia parte della cultura aziendale e segua un approccio da coach.
Le caratteristiche del riconoscimento
Diamo un occhio ai risultati dello studio Gallup; per essere di valore un riconoscimento deve essere:
- Autentico: avere un significato, sia per chi li dà sia per chi li riceve.
- Appagante: creare un'esperienza coerente e affidabile.
- Parte della cultura: prassi quotidiana per creare una vera e propria cultura dell'apprezzamento.
- Personalizzato: come essere umani abbiamo preferenze diverse su come o dove ricevere il riconoscimento
- Equo: coerenza ed equità vanno sempre mantenute
Allenare la leadership
Questi pillar rimandano evidentemente alle competenze di coaching: credere nelle capacità del coachee, restituire in modo autentico quanto osservato e l’impatto positivo generato con regolarità adattando il proprio stile a chi si ha di fronte e senza attaccamento.
Per coltivare un ambiente produttivo e sano, alleniamo sempre più leadership autentica e inclusiva attraverso programmi dedicati a manager, leader e alla popolazione aziendale fa certamente la differenza.
Attualmente solo il 23% dichiara di ricevere il giusto riconoscimento. Finché questo dato non raggiungerà soglie superiori a 80%, continuerà a essere difficile far sentire i dipendenti apprezzati, e ciò avrà possibili ritorni sulla soddisfazione, sulle prestazioni di lavoro e, quindi, sul turnover.
Firmato Isa Leone
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